Vertenza Polizia Locale: pari tutele e pari diritti tra i corpi di polizia
22/11/2024
La Polizia Locale, sia quella Municipale che Provinciale, da decenni lavora con un quadro normativo e regolamentare estremamente penalizzato se confrontato con le altre forze di polizia, rispetto al quale, oltretutto, il legislatore non perde occasione in ogni legge di stabilità per divaricare ulteriormente le distanze con le tutele riservate giustamente agli altri corpi impegnati sul versante della sicurezza.
Le nostre organizzazioni da anni chiedono di giungere al pieno riconoscimento del ruolo esercitato dagli appartenenti ai Corpi di Polizia Locale nel fondamentale compito del controllo del territorio, nel cui ambito la Polizia Locale rappresenta una componente essenziale nell’attivazione delle politiche integrate per la sicurezza. Per tali ragioni segnaliamo ancora una volta e poniamo all’attenzione degli organi istituzionali le disparità di trattamento esistenti tra gli appartenenti a questo corpo e le altre forze di polizia. Le ragioni risiedono, sostanzialmente, nella mancata approvazione della nuova legge quadro che disciplina la polizia locale, risalente a 30 anni fa, e nell’incompiuta rivisitazione dell’art. 57 del codice di procedura penale che, allo stato dell’arte, non prevede l’estensione temporale per gli appartenenti al corpo della qualifica di polizia giudiziaria, al fine di ridefinire correttamente ruolo, compiti e funzioni della Polizia Locale.
Discriminazioni che hanno superato il segno, ai limiti dell’illegittimità, con l’emanazione dell’art. 6 del Decreto legge 201/2011. Il legislatore, infatti, ha correttamente lasciato impregiudicati nei confronti del personale appartenente al Comparto Sicurezza, Difesa, Soccorso Pubblico e Vigili del Fuoco gli istituti dell’equo indennizzo e della causa di servizio in caso d’infortuni legati all’attività lavorativa ed allo svolgimento dei compiti d’istituto, estromettendo però il personale della polizia locale.
Non tenendo conto in questo caso, che la Polizia Locale, con il suo quotidiano lavoro, rappresenta spesso nei territori e nelle complesse realtà urbane caratterizzate da condizioni di accentuato degrado e disagio sociale, l’unico avamposto pubblico di tutela e difesa del cittadino, sopportando, nel fronteggiare le situazioni emergenziali le medesime difficoltà e i medesimi rischi che gravano sugli appartenenti alla Polizia di Stato o all’Arma dei Carabinieri.
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